Vitiligine: una malattia autoimmune con radici sistemiche

La vitiligine è una patologia autoimmune in cui il sistema immunitario, per un errore di riconoscimento, attacca i melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina.
Le conseguenze cliniche si manifestano con chiazze ipopigmentate di forma e distribuzione variabile – spesso su volto, mani, gomiti, ginocchia o aree genitali.
Pur non essendo contagiosa né dolorosa, la vitiligine incide profondamente sul benessere psicologico e sulla qualità della vita dei pazienti.

È importante ricordare che la pelle è solo il bersaglio visibile della malattia, non la sua origine. Il processo patogenetico nasce da un disequilibrio del sistema immunitario, che si estende oltre la cute e può coinvolgere altri distretti, come la tiroide o l’intestino

Perché l’approccio locale non basta

Per decenni la terapia della vitiligine si è concentrata sull’uso di creme topiche o fototerapia UVBnb, con l’obiettivo di stimolare la ripigmentazione.
Questi approcci, pur validi, agiscono unicamente sul sintomo. Non intervengono sui meccanismi autoimmunitari che sostengono la malattia, motivo per cui le recidive e la progressione restano frequenti.

Affidarsi alla sola azione locale è come asciugare il pavimento mentre il soffitto continua a perdere.
La ricerca più recente e l’esperienza clinica concordano: la vitiligine richiede un approccio sistemico, capace di riequilibrare l’immunità, correggere la disbiosi intestinale e modulare l’infiammazione cronica di basso grado

Dal protocollo Controfasico a ImmunoNova: la visione sistemica prende forma

L’evoluzione della ricerca condotta dal Dott. Giovanni Menchini e dalla sua equipe ha portato alla nascita di ImmunoNova, un protocollo proprietario che rappresenta il superamento clinico del precedente approccio “controfasico”.
Non più una sequenza di interventi isolati, ma un modello terapeutico integrato su cinque pilastri, capace di agire simultaneamente sui fattori che alimentano la malattia.

Il percorso è organizzato in un “blocco serale” unico – tra cena e post-cena – per semplificare l’aderenza terapeutica e ottimizzare la risposta biologica nel tempo.

Valutazione clinica e indice di attività (VAI)

Ogni trattamento inizia con una valutazione dermatologica completa.
Attraverso fotografie in luce di Wood e il calcolo del Vitiligo Activity Index (VAI), viene determinato il grado di attività e l’estensione delle lesioni.
Questo indice, ideato dal Dott. Menchini nel 2007, rappresenta oggi uno strumento riconosciuto per monitorare l’andamento clinico e personalizzare la terapia in base all’attività immunitaria del singolo paziente.

Intestino e funzione di barriera

La ricerca scientifica ha evidenziato una forte correlazione tra disbiosi intestinale e attivazione autoimmune.
Un intestino infiammato o “permeabile” (leaky gut) permette il passaggio di antigeni e tossine nel sangue, mantenendo il sistema immunitario in uno stato di allerta costante.
Studi come quello di Fasano (2012) hanno confermato il ruolo centrale della barriera intestinale nel controllo dell’autoimmunità.

Il protocollo ImmunoNova prevede una valutazione gastrointestinale mirata e una dieta correttiva per ripristinare l’integrità mucosale.
L’obiettivo è ridurre la produzione di citochine proinfiammatorie e ristabilire l’equilibrio immunitario.

Microbiota e vitamina D3: modulazione immunitaria e melanogenesi

Il microbiota intestinale è un vero e proprio organo immunoregolatore.
Nei pazienti con vitiligine attiva si osserva una predominanza di cellule Th17 e un aumento di IL-17, citochina proinfiammatoria correlata alla progressione della malattia.
L’integrazione con ceppi probiotici selezionati (Lactobacillus paracasei, L. rhamnosus, Bifidobacterium animalis, L. plantarum) contribuisce a ridurre questa risposta aberrante.

La vitamina D3, oltre al noto ruolo osseo, regola la tolleranza immunitaria e supporta la proliferazione dei melanociti.
Valori sierici superiori a 60 ng/mL sono associati a migliori tassi di ripigmentazione.

Fototerapia UVBnb domiciliare

La fototerapia UVB a banda stretta è una delle metodiche più efficaci nella gestione della vitiligine.
Utilizzata in dosi sub-eritematogene quotidiane, stimola la produzione di melanina, riduce l’attività infiammatoria locale e favorisce la migrazione dei melanociti.
Nella casistica del Dott. Menchini, oltre il 70% delle visite di controllo dopo terapia domiciliare UVBnb mostra un miglioramento clinico significativo, anche su aree estese o difficili come gomiti e ginocchia.

Terapie topiche: immunomodulazione e stimolo melanocitario

Le terapie topiche vengono calibrate in base alla fase della malattia:

  • nelle fasi attive: uso di corticosteroidi o inibitori della calcineurina per modulare la risposta immunitaria;
  • nelle fasi stabili: applicazione di sostanze melanocito-stimolanti, come estratti di Piper nigrum, spesso in combinazione con fototerapia.

Negli ultimi cinque anni, l’Istituto ha documentato oltre 23.000 visite di controllo con un tasso medio di miglioramento clinico superiore al 70%.

Aderenza terapeutica e risultati clinici

In medicina reale, l’aderenza è determinante.
Nel protocollo ImmunoNova, i pazienti con aderenza completa presentano un miglioramento clinico nel 72% delle visite successive.
Le aree del volto e del tronco tendono a rispondere più rapidamente (entro 3–6 mesi), mentre le falangi distali e le mani richiedono tempi più lunghi ma risultati comunque apprezzabili.
Ogni sede, tuttavia, ha dignità clinica e deve essere trattata con costanza.

La differenza sostanziale: dal sintomo al sistema

Il precedente protocollo controfasico rappresentava un passo importante nella gestione terapeutica, ma agiva ancora in modo sequenziale e prevalentemente locale.
ImmunoNova, invece, adotta una visione sistemica, integrando dermatologia, immunologia e nutrizione clinica.
L’obiettivo non è solo ripigmentare la pelle, ma ridurre l’attivazione autoimmune, prevenire nuove chiazze e migliorare la salute complessiva del paziente.

In conclusione

La vitiligine non è solo una malattia della pelle, ma una manifestazione esterna di un disordine immunitario complesso.
Il protocollo ImmunoNova rappresenta oggi un modello terapeutico avanzato e scientificamente validato, capace di unire evidenze cliniche, rigore metodologico e personalizzazione del percorso di cura.

Affrontare la vitiligine significa intervenire su più livelli: cutaneo, immunitario e intestinale.
Solo così è possibile ottenere una remissione stabile e duratura.

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